Demetrio Poli artista musicale - Musicista che si ispira a sonorità folk-rock
  ...La biografia, o meglio l’autobiografia di un musicista, non è certo fondamentale, a meno di non avere un nome altisonante. Tuttavia, gli standard della comunicazione impongono quest’opera di vanità anche ai musicisti sconosciuti come me...

Bio ⇒ grafia

Sono un cantautore e, ovviamente, scrivo e suono canzoni. Vivo a Bologna da oltre venti anni.

Demetrio PoliSono nato là dove l’odore del mare pervade le strade ed ogni tanto il vento caldo di scirocco deposita su ogni cosa la polvere rossa del deserto. Il mio imprinting si è formato lì, in quella città di mare, punta dell’Italia.

La mia prima rock band, non l'ho formata a scuola, come di solito si legge in ogni biografia musicale che si rispetti, ma alla fine degli anni ottanta, oramai ventenne.
Conobbi quattro ragazzi, tutti appassionati di musica rock e con una gran voglia di salire sul palco e suonare... Nei tre anni della loro storia i “Lost in the Bush” (questo il loro nome), si esibirono in molti concerti e parteciparono a molte rassegne musicali, ottenendo anche buon riscontro di pubblico. Negli anni ottanta non c’era il web e i social, tuttavia, è possibile trovare qualche traccia audio su YouTube.

Agli inizi degli anni novanta mi sono trasferito a Bologna. In quegli anni erà una città aperta alle novità e culla di tanti gruppi e tendenze, molti dei quali giravano intorno alle case occupate di via del Pratello o nelle sale prove del Covo/Casalone, dove si sentiva nell’aria una gran voglia di esprimersi e sperimentare.
In quel periodo formai la mia seconda rock band (insieme all’amico Gianluca ndr), i Deb Magù (debuttanti maghi): testi in lingua italiana, musica rock con sonorità vicine ai Pixies e ai Dream Syndicate. In circa tre anni di attività live (25-30 concerti) abbiamo suonato tra l'altro a Scandellera Rock (spalla ai Massimo Volume) e alla Rassegna Centofiori ed abbiamo realizzato un EP con 4 pezzi.

Dopo lo scioglimento dei Deb Magù, ci rimasi veramente male visto che la band produceva buona musica ma i rapporti umani erano diventati difficili. La ricerca di spazi espressivi nuovi mi portò a dedicarmi ad altre attività artistiche (come la fotografia), tuttavia non ho abbandonato mai la musica, continuando a scrivere canzoni, ma non ho avuto più la forza di formare una nuova band.

Nel 2010, ho ricominciato a collaborare con musicisti dalle influenze folk e sperimentali, maturando l’attuale tendenza artistica verso sonorità acustiche ed essenziali e ho ricominciato ad esibirsi in piccoli concerti da solo o in collaborazione con altri artisti.

Nel 2011 ho iniziato a collaborare con Emanuele M. Landi - autore e attore teatrale – sviluppando il progetto “La voce del Bardo”, spettacolo di reading di poesie e racconti dove suono la chitarra e l'armonica e a volte eseguo alcune mie canzoni.

Nel 2013 ho pubblicato un Ep “Delicata incertezza” che contiene 5 brani acustici ed essenziali e ho continuato ad esibirsi in piccoli concerti da solo o con altri musicisti.

Nel 2019 ho pubblicato un Ep “Fiocchi di neve calda” che contiene 5 brani inediti. I brani sono frutto dell’incontro di melodie acustiche folk-rock e brevi racconti dalle tematiche prevalentemente intimiste, dove confluiscono istanze civili e sociali.

Nel 2020 ho pubblicato un Ep “Scartati & Demos” che contiene 3 brani inediti. È un EP composto da brani registrati durante sessioni casalinghe tra fine 2019 e inizio 2020.

Nel 2021 ho iniziato a lavorare all’EP “L’albergo polveroso”, composto da brani dal suono alternative-rock che verranno pubblicati nel corso dello stesso anno.